Il primo giorno di fotografia principale è stato il 1 febbraio 1993, che accadde essere stato il giorno del ventottesimo compleanno di Brandon. Ebbe una bellissima torta con dipinto il corvo e un mucchio di ... (crema) di Haagen-Dazs , che lui non mangiò dato che stava combattendo per mantenere il scarno perso raggiunto, con la massa muscolare al minimo. Mi ha chiesto di lavorare con lui, durante il giorno ho avuto un'intossicazione da cibo nel ristorante più bello di Wilmington, uno scherzo karmico che mi ha fatto ritornare alla volta che Brandon mi ha vomitato della crema da barba su tutte le scarpe, come scherzo, mesi prima durante una conferenza nella casa di Alex nel West Hollywood.
Per ritornare a lui, gli ho mostrato un film vietato ai minori "Happiness in Slavery". Era seduto a bocca aperta, poi esclamò con gioia "E' davvero stupido !".
Quando raggiunsi Wilmington Hilton, Brandon si era nascosto in una canonica bad and breakfast ricca di torri chiamata Greystone Inn, dove una notte Jennifer Jason Leigh ha aizzato il manager contro di noi perchè stavamo facendo troppo rumore al biliardo.
Siamo stati alzati alla notte per molto nella strana suite di Brandon al piano superiore, una volta stando alzati fino all'alba a guardare Spartacus via cavo; Brandon non aveva mai visto Peter Ustinov e pensava sarebbe stato grandioso nel interpretare Gideon, il trasandato gestore dell'agenzia dei pegni.
Una notte, a Gennaio, ho ricevuto una chiamata dal Barbary Coast, un bar sulla Front Street, il principale a Wilmington. Era Brandon che richiedeva l'immediato salvataggio fiscale per il suo biliardino e il conto della birra, quando ho tirato fuori a fatica il denaro il barista ha respinto i miei soldi perchè Eliza Hutton gli aveva menzionato che lei e Brandon si sarebbero sposati ad Aprile, "gratis per gli sposini" disse il barista, augurando il meglio.
Questo è ancora ferisce ricordarlo.
Dopo che le riprese erano in corso gli irriducibili del team Corvo sono stati convocati per un meeting all'ufficio Carolco di Alex. Il resto del labirinto era deserto e dark, era domenica, nostro giorno libero, così chiamato, dei nostri sei giorni di produzione. C'ero io, Alex più un assistente, Brandon e il co-produttore Cotty Chubb (che ha avuto a che fare con la forma finale della storia di il corvo più di ogni altra entità di produzione dopo di noi). Fuori, stava piovendo a dirotto. Dentro era equamente grigio e desolato; Brandon ha passato gran parte del meeting accosciato in un angolo dell'ufficio completamente depresso dal vivere dentro la pelle il personaggio di Eric. Mi ha chiamato più tardi in hotel insistendo su un diversivo che di solito consisteva nel biliardo. Lo staff di Break Time (tempo libero ...) lo aveva percepito (o qualcosa) e ci ha asciato lanciare 8 palle fino dopo quasi un' ora dopo la chiusura. Un tipo ad un tavolo adiacente fiutò che eravamo "persone da film" di qualche riga e ci chiese cosa facevamo. Brandon disse che era un responsabile di produzione. Io, ho affermato di essere supervisore.
Poi Brandon fece la domanda:
Se tu morissi e ti fosse data l'opportunità di tornare per 2 giorni, lo diresti alle persone che ami ? O gli risparmieresti il dolore ?
Il nostro nuovo amico che ci ha offerto un paio di birre, sembrava completamente ubriaco.
Forse la domanda era troppo troppo cosmica per lui. Io, non ci ho mai pensato davvero. Considerando i miei amici che sono morti, dissi, alla fine che glielo avrei detto. Quando gli amici muoiono punisci te stesso di questo persistente bisogno di un momento o più di sfogarti , metterti in regola o semplicemente assicurati che loro sappiano che li amavi.
In Il Corvo ci sono un paio di scene che rispecchiano questo sentimento. Se gli amici o chi ami sono strappati dalla tua presa in un modo prematuro , è meglio avere l'opportunità di dire arrivederci o addio.
Quella notte siamo stati alzati fino a dopo il sorgere del sole perchè nessuno di noi riusciva a dormire. Ci siamo accampati in una stanza al lume di candela nella casa affittata da Brandon, ascoltando i cd di Tom Waits e bevendo liquore Southern Comfort e parlando di speleologia contro alpinismo. Abbiamo pianificato di strisciare in una grotta una volta che Il Corvo fosse finito.
Brandon mi parlò delle sue frequenti visite alla tomba del padre a Seattle. Andava solo per sedersi in silenzio in comunione con le pietre. I turisti in cerca della tomba di Bruce Lee si trascinavano inevitabilmente e chiedevano a Brandon di spostarsi, così potevano scattare le fotografie.
Ancora, all'inizio a Greystone, Brandon e io frugammo nella suite e scoprimmo dentro a un armadio a muro un secondo armadio nascosto tra gli attaccapanni, come un pannello segreto.
"Questo è quello di cui Eric ha bisogno" disse "una stanza segreta". Questa è la genesi della scena in cui Eric induce Shelly, la sua fidanzata, a salire nella soffitta del bagno dove lui ha preparato un'imboscata di molte candele accese e il suo nuovo anello di fidanzamento. Quella soffitta doveva essere il deposito del passato di Eric che doveva contenere qualunque cosa dal rifugio del suo matrimonio interrotto alle basi della sua tenuta da corvo, e gli avanzi dei ricordi della sua band Hangman's Joke. Li, nasconde la roba che non viene notata dagli abusivi e ladri che sono passati nel loft di Eric abbandonato e condannato negli anni dopo il suo assassinio. Un pezzo di questa scena è rimasta nel film finito (come flashback durante la scena in cui Eric divide gli anelli in pegno da Gideon), ma a quel tempo la stanza segreta ci ha aiutato a localizzare il cuore emotivo del film che stavamo facendo. E' stata una svolta, che nessuno avrebbe saputo, era solo una parte del processo di sceneggiatura.
Se esiste una camera segreta per Il Corvo, spero che la storia che stiamo raccontando in mezzo al taglio veloce, che la furia rock "n" roll abbia un cuore genuino , qualcosa che faccia si che l'eredità di Brandon risuoni più fortemente di solo un'altra arte marziale o azione sciocca. Brandon ha voluto fortemente progettare le sue scene di lotta per essere molto diverso dalla solita vetrina di arti marziali, infatti ci sono forse solo due stili di arti che soffiano attraverso l'intero film. Lui ha fatto pressione appassionatamente solo per assicurarsi che il ruolo di Eric Draven e il suo impegno pulluli in ogni scena.
La sua percezione per lui era un passo in avanti, un'opportunità per mettersi alla prova come attore. Lo possiamo vedere nella sua faccia, nei suoi occhi, nelle sue espressioni.
Non possiamo riportare Brandon in dietro, ma lo possiamo riportare alla vita sullo schermo e facendo ciò forse tenerlo vivo nel cuore di quelli che non hanno avuto l'onore e il piacere di conoscerlo. Ancora mi manca ogni giorno.
E' Il Corvo un buon film? un film di successo? Credo di si, ma sono così coinvolto nel progetto che non mi sono sentito preparato a giudicare per molto tempo. Quello è il vostro lavoro.
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