sabato 3 settembre 2011

Il film





Quando Brandon fece il cast per il personaggio di  Eric Draven, lo spettrale eroe di il corvo, il produttore Edward R. Pressman disse "non mi era sentito così nel giusto con un'attore da quando avevo scelto Arnold Schwarzennegger come  Conan il barbaro. Abbiamo fatto firmare a Brandon un contratto per tre film esattamente come avevamo fatto con Arnold. . . penso ci sia una grazia nei movimenti e nella sua potenza, Il Corvo era il perfetto veicolo per le sue forze". 
Brandon fu scelto per il film perchè dimostrò di poter interpretare il personaggio con intensità e profondità ma anche dimostrando di poter far fronte alle scene d'azione. 







La produzione del film iniziò il 1 Febbraio 1993, giorno del ventottesimo compleanno di Brandon, si fermerà il 31 marzo 1993, giorno della morte di Brandon durante le riprese dell'assassinio del suo personaggio, riprenderà sei settimane dopo con la riscrittura del copione per rimediare alle poche scene non girate da Brandon, e per poi terminare  il 28 giugno 1993.
Nonostante il fatto che Lee sia venuto a mancare 8 giorni prima della fine delle riprese nè la sua interpretazione nè il film sembrano in nessun modo incompleti.

 
Il personaggio Eric Draven è un musicista rock fidanzato, che sta per sposare la sua amata Shelly. La notte del diavolo, la notte prima di Halloween , Eric e Shelly vengono brutalmente uccisi, da una gang di teppisti di Detroit.
Quando Eric muore vede Shelly che viene stuprata ed uccisa.
Un anno dopo Eric sorge dalla tomba che è accanto a quella di Shelly e cerca vendetta sui responsabili della loro morte.






Ancora amore e morte letteralmente, partner come in classici quali Cime tempestose, Romeo e Giulietta, sono sempre connessi con il Corvo.






Il corvo è stato pubblicato nel 1981 come novella grafica scritta e disegnata da James O' Barr come una catarsi per il suo dolore dopo che la sua fidanzata fu uccisa da un autista ubriaco.
La fidanzata Beverly, viene uccisa nel 1978, a quell'epoca O'Barr aveva 18 anni e si arruolò nel corpo dei marines per tentare di placare il senso di colpa e la sofferenza. Durante questo periodo risiedeva in Germania ed illustrava manuali di combattimento per i soldati. 
Nel 1981 si trova a Berlino ed inizia a lavorare a Il Corvo, una rappresentazione della sua tragedia personale ispirato quando su un giornale legge la storia di due fidanzati di Detroit (città natale di O'Barr) uccisi per un anello di fidanzamento da 20 dollari.

David Patrick Kelly che interpreta T-Bird afferma "è una storia interessante perchè è basata su un'incidente reale nella vita di James O'Barr". Kelly rivela a Fangoria (pubblicato nel giugno 1994 nel n. 133) "il contenuto emotivo, l'ispirazione proviene da qualcosa che è reale. Non è semplicemente l'imitazione di altri film. La crisi di O'Barr è una di quelle tragedie che ti porta a chiedere perchè ci sono dei demoni in questo mondo? perchè le cose brutte avvengono alle persone buone?".
In il corvo avvengono molte cose brutte ma Kelly nota che c'è un leggero significato spirituale dietro la distruzione "c'è un senso di un sottile velo che separa questa vita dall'altra e  questa è la cosa più importante. La differenza tra i personaggi cattivi e il corvo è che il cattivo crede che qui hai tutto ciò che puoi avere, qui ora. Ma il corvo sa che c'è un'altra vita che fa sembrare piccolo qualunque cosa noi pensiamo del mondo reale".

 





"Il corvo ... suono la chitarra cito liberamente Edgar Allan Poe e ritorno dalla morte" così parlava Brandon del suo prossimo progetto cinematografico, vedeva il ruolo di Eric come la svolta che lo avrebbe fatto passare dal mondo di film di arti marziali.  

Il Corvo è un film dove sicuramente c'è dell'azione che si adatta al tono del pezzo, con solo un piccolissimo accenno di arti marziali, e che lo stesso Brandon ha coreografato. Ma in particolare il film da libertà all'espressione emotiva del personaggio in cui l'attore deve avere per forza doti eclettiche cimentandosi nello stesso tempo in diversi ruoli, passando per la tragedia, il romanticismo, il sovrannaturale e arrivando perfino ad un nero senso dell'humor.


Brandon ha sempre pensato a se stesso prima di tutto come un attore e parlava di quanto versatile sarebbe voluto diventare. "Non ho mai sentito che per me ci potessero essere altri sentieri" Brandon disse "E' tutto quello che ho sempre voluto fare. Mio padre era il primo martial artist, quella era la sua passione. Era quello che lo ha reso ciò che era e per secondo era un attore. Non è che non fosse un buon attore, solo non era la sua preoccupazione primaria... Mio padre metteva la sua passione e la sua energia nelle arti marziali, spererei solo di essere in grado di investire tanta passione nella recitazione".







Il Corvo può essere visto come un perfetto veicolo della sua ispirazione e come dice Brandon "Eric tenta di tornare per vendicare qualcosa che è stato fatto a lui e alla donna che ama. E' una storia molto personale ... Ho letto per prima il copione ma il comic book è meraviglioso. E' un lavoro molto puro. Viene da alcuni esperienze personali. L'artista è stato molto sul set e lo ho incontrato. Non lo porteresti necessariamente a conoscere tua madre, penso gli piacerebbe dirmi questo, ma è davvero un lavoro molto puro. Proviene da alcune sue esperienze personali. La cosa interessante è che è essenzialmente una storia d'amore di un uomo e una donna che sono vittime di un terribile crimine, e l'uomo ha l'occasione di ritornare e provare a vedere giustizia, che è qualcosa che quando leggi i giornali o ti guardi attorno non accade. E' molto soddisfacente in questo modo... Dopo che il copione è stato scritto io e Alex (Proyas) siamo andati sul comic book e abbiamo provato a trovare le battute della storia che non c'erano nel copione"
















Molte scene sono originate dallo sceneggiatore di Fangoria David J. Schow che ha preso il materiale, il copione di John Shirley e gli ha fornito una stesura e una lucidata. Schow confida a Randy Palmer di Fangoria (nel n. 133 pubblicato nel giugno 1994) che "quando trasferisci qualcosa da un medium ad un'altro tenti di stendere un tono al meglio possibile ma l'ultima parola va a chi lo ha generato James O'Barr, se lui pensa che sia emotivamente vicino al suo fumetto , abbiamo avuto successo. Essendo un film, c'è molta roba extra (che non c'è nel fumetto)" dice. "Il fumetto era emotivamente intimo e ha a che fare principalmente con un evento. Abbiamo dovuto circondare ciò con altri eventi e personaggi in modo di fare un film. Ho letteralmente riscritto i dialoghi i momenti prima che le scene fossero girate. Ciò non è un progetto povero ma gli attori entrano maggiormente nei loro  personaggi man mano che le riprese progrediscono. Brandon ha dato molti stimoli: ha contribuito al copione e ha aggiunto note al suo personaggio"

L'artista ed inventore del fumetto James O'Barr ha ricordato (resource Kaos2000.net qui )  che ha conosciuto Brandon per la prima volta quando i produttori lo hanno portato a conoscerlo, per vedere se poteva andare bene per la parte. E ha pensato fosse perfetto. O'Barr ha anche confessato che la notte prima dell'incontro aveva visto Rapid Fire, e sebbene ha pensato che nel film fosse energetico interpretando le scene d'azione grandiosamente, sembrava quasi volesse scusarsi. Così O'Barr pensò che Brandon avesse una grande presenza sullo schermo ma che non fosse sufficientemente minaccioso. Ma quando finalmente lo incontrò pensò che fosse perfetto per Eric esclamando "dopo averlo incontrato non potevo immaginare nessun altro vicino a lui". 
Infatti, Brandon era un grande fan del fumetto, conosceva le frasi dei dialoghi ed è stato davvero fondamentale nel mantenere fede al fumetto. Il primo copione aveva poco a che fare con il fumetto originale, ma l'apporto di Brandon è stato fondamentale per portare il film ad essere molto vicino al comic book.

Brandon Lee puntualizza "devo dire che non ho mai fatto niente in cui ho sentito che la violenza fosse giustificata come in questo film. L'uomo che interpreto è stato assassinato, la donna che amava è stata stuprata ed uccisa. E lui è tornato per regolare i conti. Sento veramente che se fossi nella stessa situazione farei la stessa cosa...Eric finisce per mettersi quel make up quando suppone che questa persona del Corvo è la sua reazione a essere spinto a quei limiti. Lui   non può affrontare quello che accadrà e crede che questa persona che ha creato possa farlo. La sua ricompensa è che gli è stato promesso che starà con Shelly, la donna che amava, in un posto migliore. Questo è interessante perchè accade nel regno di cos'è un posto migliore nella tua concezione , sai è il paradiso cristiano o un certo tipo di reincarnazione? Questo è qualcosa a cui il film non prova mai a rispondere. Noi lasciamo semplicemente a lui la possibilità di stare ancora con Shelly in un posto migliore."
Nel film, Lee interpreta il ruolo del supernaturale Eric Draven, un rocker che è falciato dai teppisti del sadico criminale Top Dollar e ritorna dalla tomba per dargli un castigo. E non è un bel punto di vista, se stai tornando dalla tomba ha un senso che tu stia per essere coperto con sangue, sporco e sudiciume, giusto?
"Oh si di sicuro" Lee è d'accordo durante l'intervista che ha fatto con Randy Palmer per Fangoria  solo pochi giorni prima "il fatale incidente" e pubblicata nel giugno 1994 nel numero 133. "Lo sciroppo che hanno usato per il sangue è molto appiccicoso! va sui tuoi vestiti e sui tuoi capelli ... puah! ..." Sorride sotto il suo make up da personaggio demoniaco. Durante una pausa del film Lee prende una sedia e cade esausto. Il corvo era al suo quarantatreesimo giorno di produzione e Lee stava iniziando a sentire la tensione.
"Mi piace molto il copione" ha detto "quando lo ho avuto la prima volta dal produttore Pressman, ho subito capito che volevo farlo. Ho visto il fumetto di Il Corvo e mi è piaciuto molto. Draven è un personaggio così bello!!!".
Ciò che a Lee non piaceva così tanto era la faticosa natura delle riprese, in particolare la scena in cui il suo personaggio si fa strada per uscire dalla tomba. Le riprese erano state pianificate ma un perfido stormo di uccelli invernali ha polverizzato gli studi di Carolco a Wilmington e ciò che originalmente era a dir poco una non confortabile scena è diventata una vera tortura "invece di farla nel soundstage l'abbiamo dovuta fare fuori, per davvero" . Lee si è lamentato. "Sono stato sotterrato in del gelido fango a Wilmington alle 4 della mattina, e fuori c'erano solo 4 gradi, mi stavo ghiacciando il sedere !" .
Nonostante ciò, gli è piaciuto il suo primo ruolo da zombie, credendo che il ruolo di Draven gli offrisse molto di più di un personaggio "invece di fare un film su un unico taglio dimensionale, abbiamo a che fare con un ragazzo che è spinto al limite della sua sanità mentale". Spiega Lee "l'esperienza di tornare dalla propria tomba ritrovandoti vivo e ancora non vivo dopo anni di morte, questo è sicuramente qualcosa che ti spingerebbe al limite! E una volta che sei spinto così lontano, quasi ogni tipo di comportamento può essere giustificato finchè sia vero con il personaggio. Così che mi è permessa moltissima libertà interpretando questa parte. Quello che mi piace di il corvo è questo, si, c'è molta azione ma passiamo anche attraverso un paio di altri generi, c'è la tragedia, una quantità di romanticismo, ma c'è anche questa aura di supernaturale. Di solito in un film d'azione il materiale cade in una categoria piuttosto ristretta : o sei un poliziotto oppure ti hanno ucciso tuo fratello e ora sei rimasto tu , con il corvo posso approcciare questo tipo di materiale in un modo molto diverso". L'interpretazione che Lee fa di Draven gli permette di sperimentare sullo schermo delle emozioni "il mio personaggio possiede una sorprendente quantità di emozioni " dice "e mi ha permesso di fare qualcosa di più (come attore), certamente è anche un ruolo fisicamente impegnativo e il personaggio attraversa molti traumi fisici".



E' stato detto che Brandon fosse un attore che voleva essere coinvolto in ogni aspetto del processo di produzione del film. Interpretando un personaggio che ritorna dalla morte e come prima cosa non sa dove si trova e come ci è arrivato, Lee credeva di non doversi mostrare troppo in salute così ha perso circa 9 chili per il ruolo. Voleva essere responsabile del film. Brandon ha anche chiesto che fosse rimosso dal copione un personaggio che lui pensava fosse uno stereotipo."Dal suo primo coinvolgimento" disse Proyas "Brandon è stato specifico con i suoi pensieri e molte delle sue idee sono state incorporate. Non ci sono dubbi che i talenti di Brandon fossero molti e vari. Sono stato constatemente sbalordito dalla sua capacità di impugnare il film da ogni prospettiva e senza dubbio è stato lui a definire il suo personaggio perfino nella fase di sceneggiatura. Brandon era la mia cassa di risonanza che riguardava molti aspetti del film perfino nelle scene che non coinvolgevano il suo personaggio".






"Eric non era una persona malvagia fino alla sua morte ... c'è un parallelo tra Brandon e il suo personaggio", ricorda  Jon Polito che interpreta Gideon proprietario dello scabroso banco di pegni, "un vero dolce ragazzo che è stato preso dal buio. Brandon era una sorta di anima gentile ma quando stavo recitando con lui potevo sentire il tremendo ammontare di potere che scagliava nella stanza".

Proyas diede a Brandon e a Sophia Shinas, che interpreta Shelly Webster,  il tempo e lo spazio che avevano bisogno per provare con i loro personaggi e fare delle scoperte durante le prove. "Avevamo i copioni" affermò Sophia Shinas "ma abbiamo anche improvvisato... Brandon voleva essere sicuro che il pubblico avesse molta empatia per Eric..."

James O'Barr ricordò che nel film Brandon relazionò la perdita di Shelly con la perdita del padre, usando quel tipo di emozioni. 





Per il film sono stati appositamente creati dei corvi meccanici, uno controllato elettronicamente e l'altro radio controllato. Questi uccelli sembrano esattamente uguali a quello vero e il pubblico può essere ben convinto che i produttori sono riusciuti ad addestrare i veri corvi per tutta l'azione in primo piano.


Brandon aveva l'entusiasmo di un ragazzo, ma voleva sempre compiere uno sforzo ulteriore anche con il  freddo come ha ammesso in un' intervista sfregandosi le mani "questa è la cosa più difficile che io abbia mai affrontato ... qui ci sono state un paio di notti dove ho sentito così tanto freddo che non ricordo di aver mai provato in tutta la mia vita". Ma le rigide temperature di Wilmington non avevano raffreddato la sua motivazione e continuando dice "e' una sorta di divertimento perchè sai in questo film interpreto un uomo morto e non era qualcosa che potevo ricercare, andare ad intervistare persone che erano tornate dalla morte. Ma una volta ho letto un libro, uno dei migliori di Stephen King , Pet Sematary che aveva una scena , in quella dove un gatto tornava dalla morte. E descriveva come camminava attraverso la stanza , in un modo non molto da gatto. Per alcune ragioni mi aveva terrorizzato, l'immagine di quel gatto, che è un animale molto naturale, e non capace di artifici come una persona, si è veramente ficcato nella mia memoria. Nella scena in cui il mio personaggio Eric ritorna, ho voluto interpretarlo come quello, il fatto che la sua temperatura corporea fosse molto bassa e ci fosse quasi un coinvolgimento di rigor mortis. Così, quando mi stavo preparando per questa scena, sono andato in un negozio, e ho comprato 20 borse di ghiaccio, mi ci sono messo dentro, avevo molto freddo, sono uscito e mi sono mosso, per fare quei movimenti giusti. E ora vengo qui fuori, in questi 5 fottuti gradi, il ghiaccio mi avrebbe riscaldato".





Nel film il personaggio di Brandon è triste, disperato, che cerca di vendicare il suo amore ma nella vita è un burlone apparendo sul set con una strana parrucca e facendo collassare la troup dalle risate.
Una persona di spirito gli chiese qualcosa sul suo prossimo progetto, Brandon fece l'occhiolino e disse "la produzione inizia il 17 aprile, è stato tutto lanciato, e continuerà per almeno 50 anni: Mi sposo".  





Leggi l'ultima intervista di Brandon su il set di Il Corvo





Leggi QUI   l'ultima intervista dal set di Il Corvo con Jeff Jang









Il testo qui riportato deriva da un'estesa consultazione bibliografica in lingua inglese.
 
The text here reported comes from an extensive english bibliographic reference



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