domenica 11 settembre 2011

A Magazine 1993 di Jeff Jang





L'ombra di Il Corvo: L'ultima intervista di Jeff Jang con Brandon Lee.

L'ombra di Il Corvo: A Magazine di Jeff Jang uno degli ultimi giornalisti ad intervistare Brandon Lee sul set del suo ultimo film guarda alla sua vita e alla sua tragica fine.

E' Marzo e un freddo di bara nelle viscere dello stabilimento di cemento, un'abbandonata eredità del passato dell'america industriale.
Il residuo di lavoro onesto, pezzi di pesanti macchinari senza valore, spaccati e cigolanti, di formica, di metallo arrugginito sono cosparsi attraverso le desolate stanze.
La vuotezza e lo spazio diventano suoni in effetti spettrali. Le voci sono distanti , l'eco dei passi, gli appena visibili fischi e bisbigli della brezza.
Se ci fosse mai stato un luogo per filmare una morte, eccolo.

Sono qui assegnato a coprire le riprese dell'eroe che tutti vogliono che diventi, Brandon Lee. Il film Il Corvo è una rottura con il passato di Brandon : interpreta un chitarrista Rock, Eric Draven,  che incontra una morte prematura, settimane prima del suo matrimonio. Riportato da una forza sovrannaturale come il corvo, a Draven viene data la possibilità di vendicare se stesso e il suo amore. E' un ruolo stimolante , un horror misto all'azione, un dramma gotico sposato alla fantasticheria. Per Brandon è l'opportunità di una vita.

Due settimane dopo Brandon se ne è andato. O se ne sta andando. Sospeso in un circolo di coincidenze e ricorsività.
La storia di Brandon va avanti dopo la sua morte, una marionetta che danza sulle copertine dei giornali.

E' morto. E' stato ucciso. Come suo padre. Che strano. Chi è la banda? Qualcuno chiese, intendo le  cinesi bande di Hong Kong. E' stato ucciso?

Ha importanza? E' morto.

Morto tragicamente. Morto giovane, troppo giovane all'età di 28 anni, non esattamente quel  riconoscimento che ha cercato di inseguire nella sua vita. Non sì è mai liberato dell'ombra del suo troppo famoso padre.

Così se ne è andato.

Sfregando le sue mani nella terribilmente fredda fabbrica. Brandon si avvicina verso la sua roulotte lunga e macabra, nella sua sbiadita attrezzatura di corvo.
Mi è stato fatto segno di seguire: "Avrai 10 minuti, 15 al massimo" dice l'agente. "Brandon ha bisogno  di riposare", "Vieni, fa freddo", dice Brandon.
La sua faccia con il fondotinta pallido e truccato da spavento, "siediti", lui sta fumando. Offre il pacchetto. Il suo agente scuote la testa: "No, quelle cose ti uccideranno".
"Questa è la cosa più difficile che io abbia mai affrontato, il freddo" . Qui ci sono state un paio di notti dove ho sentito così tanto freddo che non ricordo di aver mai provato in tutta la mia vita " (esclama Brandon).

Brandon è un ragazzo della California ,da Hong Kong a L.A. riportato dopo la morte di Bruce  dalla sua triste madre. A quel tempo aveva sollo 8 anni.

"E' una sorta di divertimento perchè sai in questo film interpreto un uomo morto e non era qualcosa che potevo ricercare, andare ad intervistare persone che erano tornate dalla morte. Ma una volta ho letto un libro, uno dei migliori di Stephen King , Pet Sematary che aveva una scena , in quella dove un gatto tornava dalla morte.  E descriveva come camminava attraverso la stanza , in un modo non molto da gatto. Per alcune ragioni mi aveva terrorizzato , l'immagine di quel gatto, che è un animale molto naturale, e non capace di artifici come una persona , si è veramente ficcato nella mia memoria. Nella scena in cui il mio  personaggio Eric ritorna, ho voluto interpretarlo come quello, il fatto che la sua temperatura corporea fosse molto bassa e ci fosse quasi un coinvolgimento di rigor mortis"

Brandon accende un'altra sigaretta , esala una corona di fumo. "Così quando mi stavo preparando per questa scena, sono andato in un negozio, e ho comprato 20 borse di ghiaccio, mi ci sono messo dentro, avevo molto freddo, sono uscito e mi sono mosso, per fare quei movimenti giusti. E ora vengo qui fuori, in questi 5 fottuti gradi, il ghiaccio mi avrebbe riscaldato"

Brandon sorride . Nel suo make- up  sembra un maniaco, spaventoso; il sorriso è una buffa smorfia. Abbandonato il make- up  lui è scuro , bello e caldo, toccato dal sole della California del sud , e carismatico nel modo spensierato di un ragazzo surfista un pò sapientone da spiaggia. 




E' un burlone: appare sul set con una strana parrucca, assomigliando al figlio bastardo di Cher e Edward Scissorhand e la troupe collassa dalle risate.
Una persona di spirito gli chiede sul suo prossimo progetto, Brandon fa l'occhiolino e dice "la produzione inizia il 17 aprile , è stato tutto lanciato, e continuerà per almeno 50 anni : Mi sposo". Brandon è davvero innamorato ed è un amico leale  , come la sua famiglia, la fidanzata Eliza "Lisa" Hutton e tra gli altri Jeff Imada, il stunt coordinator di Il Corvo e vicino come un fratello per 18 anni, possono affermare.


Gli si vuole bene. Ma è spensierato? La libertà è qualcosa che Brandon ha sempre cercato e non ha trovato.
E' stato osservato da quando è nato, fino all'età di 8 anni, è stato educato sotto i duri, amorevoli, occhi di suo padre. Dopo gli 8 anni, quando gli occhi diventarono un'icona, ha indossato il manto  della responsabilità e dell'aspettativa. Davanti i passi di suo padre, indietro i ricordi di suo padre, non poteva essere niente meno che un professionista dell'immagine di suo padre.
Alle scuole superiori a Los Angeles era messo alla prova ancora e ancora: "avevo sicuramente la sindrome del killer di professione, la sindrome della pistola più veloce dell'occidente. Ero in una squadra di calcio  spesso quando giocavamo in un altra scuola c'erano alcuni ragazzi che avevano sentito chi ero e avremmo lottato dopo la partita".


Dopo aver conseguito l'età adulta, quell'immagine è diventata la sua prigione.
Ha frequentato il college e studiato recitazione al Massachusetts's Emerson College e ha fatto dei corsi alla Lee Strasberg Academy.
I produttori lo assillavano con i copioni. Le storie erano di basso livello e non meritavano..."l'unica ragione per cui mi volevano era per sfruttare il nome di mio padre. Non volevo averci nulla a che fare". Ha detto ai giornalisti che era stanco di essere dattilografato: "voglio fare molte altre parti non voglio essere bloccato facendo parti di arti marziali ... Voglio fare tutti i generi di cose. Non voglio essere visto come il figlio di Bruce Lee e nient'altro."

C'è una libertà nella morte. Brandon dice : "ho appena girato una scena dove il tizio punta una pistola su di me, vai come questo, prende la mia mano e la mette in una pistola, fa l'ok e il puntatore è disteso e io sono come, vai avanti spara, e lo fa,  Eric può farlo, lui è già morto". Brandon appoggia contro il mio dito e spara, "bang ".

Giovedì 31 marzo, un amico mi chiama da Hollywood per dirmi che Brandon è morto. Un incidente sul set, un semplice effetto di sparatoria è andato terribilmente male.
Ritorno a pensare al tuono e al fracasso dell'esplodere dei petardi e ai proiettili spogli che scuotono il set. Il fuoco nel foro, e uscirebbe il pianto, e le dita andrebbero in aria e gli effetti pirotecnici volerebbero.
Il gioco della pistola seguito dal gioco della morte.


Venerdì 1 Aprile il Coroner estrae una pallottola calibro .44 dal corpo di Brandon, ha attraversato lo spessore del  suo torso appiattendosi contro la sua spina dorsale. La scena è stata girata, Brandon pianse, tutte le persone
risero, così vicino allo sciocco Aprile!
 
Brandon, il burlone in un corvo arlecchinizzato, un cadavere, un clown con una faccia dipinta. E' uno scherzo, vero?  Bang


"Sentivo che qualcosa sarebbe accaduto" dice una persona associata con la produzione che ha scelto di rimanere anonima. "Era nell'aria che fosse il momento della morte di Brandon, e in qualche modo sapevo, sapevo che sarebbe accaduto, non penso si riesca immaginare quel tipo di violenza, non puoi farlo senza pagare in qualche modo.  Non è una questione di disattenzione, e non c'era nulla di male tra quelle persone, ma quando sono venuto a sapere della sparatoria, una sparatoria molto difficile , tutto sembrava tornare"

Durante la settimana della morte di Brandon la gente stava già parlando della maledizione , Entertainment Weekly ha pubblicato un pezzo dettagliato chiamato "la maledizione di Il Corvo" un elettricista è stato sobbalzato da 13,000 volt , ospedalizzato con bruciature su il 90 % del corpo.
Un carpentiere si è accidentalmente piantato un cacciavite sulla mano. Uno stormo, un grande stormo ha colpito il set lasciando sulla sua scia freddo e devastazione.

"Questo film ha una qualità stregata" mi dice David Patrick Kelly "un' anima di una città fantasma" , Kelly interpreta T-Bird uno degli assasini di Eric, amazzato da Eric, dalla sua incarnazione del corvo. kelly vede in Il Corvo  il nido di referenze classiche, Raven di Poe, di sicuro, e pensa al paradiso Perduto.
Il paradiso perduto è sulla ribellione , redenzione e disperazione. Lucifero il più brillante tra gli angeli,  guida  un'arma contro il Padre  esigendo l'autodeterminazione , libera volontà ed identità separata dal Supremo. Il suo successo è il suo fallimento, la sua caduta. Il suo primo figlio Adamo disobbedì al Padre, per amore di Eva e gli è stato negato il paradiso.
Eric è lucifero e Adamo, l'angelo assassino nero e l'amante esiliato dall'Eden.
E Brandon è Eric , un brillante splendente figlio con un assente padre di un altro mondo, che morì e rinacque come simbolo ed icona.
E Brandon irritato dalla eredità di suo padre, esigendo di essere visto come se stesso e non solo il figlio di Bruce Lee.
Questo film doveva essere la sua rottura, la sua risoluzione, per la prima volta un tributo, una spinta ad Edipo.
Non puoi piangere finché la storia non è fatta.
 
"Lui diceva che si stava relazionando con la perdita di Shelly" , nel film la fidanzata di Eric "alla perdita del padre,  stava provando ad usare quel tipo di emozioni" dice James O'Barr, autore del comic book su cui il film si basa.
"Eravamo seduti nella sua roulotte una notte e abbiamo parlato per quattro ore, sai qual'è la prima cosa che mi disse? una citazione da blade runner: non è una cosa semplice incontrare il tuo creatore."

Ne è semplice scappare da lui. E questa è la grande tragedia nella morte di Brandon , e nella vita, è sempre destinato all'uomo che lo ha fatto, che lo ha amato e da cui è tormentato.

Le persone parlano di maledizione: Rober Lee, lo zio di Brandon, parlò ai giornalisti della maledizione della famiglia dei Lee : "era stato detto a nostro nonno che nella nostra famiglia ci sarebbe stata morte, ci sarebbe stato divorzio". 
Le teorie di cospirazione: Brandon è stato ucciso dagli assasini di suo padre, mistici delle arti marziali che invidiano la fama di Bbuce e che giurano vendetta su di lui per  aver rivelato le tecniche segrete.

Importa? E' morto

Si importa, Perché per Brandon e per una generazione di asiatici americani Bruce era una figura da essere  richiesta e respinta , il suo potere era il nostro potere, ma la nostra identità ci apparteneva.
Le lotte nel parco giochi dove eliminavamo le paure degli altri con le pose di Bruce.

Brandon è stato sepolto dalla sua famiglia in una tomba vicino a suo padre . E forse il culto resterà. Forse come il corvo lui rivivrà con la vendetta nei suoi occhi. La storia della vita di Bruce, Dragon,  è stata portata sugli schermi, si sta parlando di finire Il Corvo e di realizzarlo in onore di Brandon.

Ma noi aspettiamo , aspettiamo la fine della storia.

Così che possiamo piangere.




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